Lavori nell'orto a primavera

orto sinergico

Orto Sinergico – inizio primavera

Sta arrivando la primavera! E con questa la carica, il fuoco e la vitalità del seme che dopo l’inverno si apre e affonda le sue radici nella terra, mentre i suoi germogli si rivolgono verso l’alto, verso la luce. 
Ho preparato per voi un articolo sui lavori di questo periodo nell'orto Sinergico : Preparazione dell'orto, Semina, Pacciamatura, Piantumazione e tante altre informazioni e consigli utili. Fammi sapere cosa ne pensi.

Preparazione

Scopriamo le nostre aiuole dalla pacciamatura. Dovrebbe essere molto spesa perché l’abbiamo aggiunto d’inverno. Tagliamo sotto il colletto gli ortaggi se sono rimasti dell’anno scorso Se abbiamo messo le nostre piante da sostegno, dopo che abbiamo tolto la pacciamatura con molta attenzione, tagliamo sotto il colletto le piante che vogliamo togliere e lasciamo quelle che vogliamo che vadano a seme. L’ideale e lasciare a seme un po di ogni tipo, così ci rifacciamo il seme per la prossima stagione. Una volta scoperta la nostra aiuola e tagliate le piante da sostegno, togliamo le erbe spontanee. Le erbe spontanee le possiamo riutilizzare come pacciamatura. La gramigna e il convolvolo, se ci sono, possiamo metterle da parte. Bisogna che si secchino prima di metterle come pacciamatura, già che se la radice rimane umida può ricrescere ancora. Si possono lasciare sul camminamento.

Semina

Una volta scoperta l’aiuola, revisioniamo il sistema d’irrigazione, che sia a posto, che tutti i buchi siano aperti. Dopo di ché seminiamo. Cosa e come seminiamo? Se l’aiuola ha da uno a quattro anni, l’ideale sarebbe quello di rafforzarla ancora di piante da sostegno. Queste piante procureranno all’aiuola radici, zuccheri, sostanze nutritive che vanno ad attivare la vita microbica nel suolo. Possiamo pensare al’erba medica, il meliloto, grano saraceno, la sulla, senape, canapa, coriandolo, fieno greco, ginestrino, daikon e facelia. Si tratta di semi piccoli, quindi facciamo una miscela di semi, la mescoliamo con un po di terriccio o compost maturo e lo spargiamo sull’aiuola nuda a spaglio. Importante che anche i lati vengono seminati. Seminiamo anche i nostri fiori, la calendula, tagete e nasturzio. Le piante da sostegno saranno molte se la nostra aiuola è ancora molto compatta e priva di humus. Saranno in vece più rade se vediamo che il  terreno è più friabile e l’humus è presente. In mezzo alla nostra miscela di semi di piante da sostegno possiamo aggiungere se vogliamo della cicoria, bietole, ravanelli e rucola. Questo dipende della nostra progettazione.
Ricordiamoci che più radici si sono, più cibo c’è per i nostri microrganismi. Ma non deve neanche diventare una giungla, già che poi la raccolta sarà più complessa. Bisogna che ci sia un po di ordine, una scelta consapevole di dove mettere cosa. Se abbiamo solo una o due aiuole, sappiamo che all’interno dell’aiuola ci saranno tante varietà diverse. Se in vece abbiamo diverse aiuole potremmo fare una scelta e mettere il giusto che serve per tenerci alla “regola” di al meno tre famiglie per aiuola, e così focalizzare un area con una particolare coltura. Questo ci facilita nella organizzazione, gestione e raccolta degli ortaggi.

Pacciamatura

Dopo la semina copriamo le aiuole con la pacciamatura. Utilizzeremo la pacciamatura che era già presente più le erbe spontanee e le piante da sostegno che abbiamo tolto all’inizio della pulizia. È importante che la pacciamatura sia abbastanza per coprire il suolo e non farlo seccare dal sole ne farlo compattare dalla pioggia. Non deve in vece essere così spesso da non far crescere i semi che abbiamo appena messo. Aggiungeremo poi della pacciamatura quando le piantine sono venute fuori, così da proteggere il suolo dal calore estivo e lasciare che l’umidità rimanga sulla superficie.
Ricordiamoci che la pacciamatura deve essere una gran parte composta di materiale secco, quindi paglia e foglie secche, e una parte di materiale verde, quindi tutte le piante da sostegno che abbiamo tagliato e le erbe spontanee che abbiamo tolto.
Quando abbiamo cominciato a pulire un’aiuola, quindi togliere la pacciamatura, è importante andare avanti e finirla entro la giornata, già che il terreno non dovrebbe rimanere per troppo tempo nudo. C’è chi consiglia di tenere l’aiuola scoperta per un paio di giorni al sole, per riscaldarla. Questo in vece può comportare a una uccisione di microrganismi in superficie. 
Ci assicuriamo che i camminamenti siano anche essi coperti di materiale organico. In questa maniera l’umidità rimane, questo materiale organico si trasforma in humus e controlliamo meglio la crescita delle erbe spontanee. Si può usare in questo caso ad esempio del materiale trinciato, cosa che non va molto bene all’interno dell’aiuola. 

Piantumazione

Una volta coperta l’aiuola, possiamo cominciare a piantare. Ci assicuriamo che su ogni aiuola ci sia al meno una pianta aromatica. Se possibile aggiungeremo altre piante perenni, come l’acetosella, la consolida, che porteranno degli apparati radicali più in profondità, portando su l’acqua e smuovendo il terreno. 
A seconda della nostra progettazione, possiamo inserire le prime piante da ortaggio, e piantando di seguito in forma scalare, mano mano le temperature salgono. 
Dovremmo avere già sulle nostre aiuole delle liliacee presenti dell’anno scorso, porri magari ancora da raccogliere, aglio e cipolla. Cominciamo a piantare le prime insalate, bietole cicoria sui lati. A marzo le temperature possono ancora calare, quindi aspetteremo ad aprile e maggio per mettere giù il resto.
Alcune piante hanno bisogno di un terreno molto ricco per crescere, come le zucchine, zucche, luffa, meloni, angurie, melanzane, peperoni, peperoncino, tabacco. A seconda di come è il nostro suolo, possiamo valutare se metterle all’interno dell’aiuola o pure dedicare uno spazio a parte dove il terreno verrà preparato a posta. Questa valutazione si basa su l’età dell’aiuola, il punto di partenza e la gestione che abbiamo fatto finora. Se il nostro punto di partenza è stata un suolo argilloso, compatto, privo di materia organica, l’ideale sarebbe quello di seminare tante piante da sostegno i primi tre anni. Gli ortaggi che sceglieremo saranno ortaggi che richiedono meno sostanza organica. Se il nostro punto di partenza è molto avvantaggiato, perché il nostro è un suolo non disturbato da anni, pieno di diverse erbe spontanee, allora possiamo valutare di inserirle anche nel secondo e terzo anno. Si può scegliere di mettere alcune di queste piante all’interno dell’aiuola come “indicatore”. A seconda della loro crescita ci dirà a che punto è il nostro suolo.

Semi e piantine

Il seme che utilizzeremo sarà fondamentale per la buona riuscita dei nostri ortaggi. È quindi importante utilizzare semi di varietà autoctona, antiche, preferibilmente raccolte dalla stagione scorsa. Più anni queste semi crescono nel nostro orto, più si adatteranno al nostro ambiente. Saranno più resistenti a malattie, alla mancanza d’acqua, il caldo, etc.
Lo stesso vale per le piantine che mettiamo nell’orto. L’ideale è farle noi. Se non al meno trovare da un vivaista di fiducia, preferibilmente bio. Le piantine che compriamo devono essere ancora abbastanza piccole, se no le radici si sono sviluppate troppo in uno spazio troppo piccolo. Dopo nel terreno avranno difficoltà ad espandersi in profondità e in superficie. Spesso nel vivaio all’inizio vengono trattate, nutrite e bagnate “troppo”, quindi quando verranno inserite nel nostro contesto più selvaggio, avranno più difficoltà ad adattarsi.

L’orto sinergico è un orto “selvaggio”. Per quanto riguarda i semi e le piantine, più hanno “la puzza sotto il naso” (ibride comprate dal consorzio), più sono “figli di papà” (che hanno ricevuto tanti fertilizzanti e fungicida), e più avranno difficoltà ad adattarsi.

 

Schema di alcuni lavori da fare in primavera

Questo schema è solo un punto di riferimento. Bisogna prendere in considerazione il posto da dove vieni, nord, centro o sud d’Italia, l’altitudine, microclimi. La fonte d’informazione più affidabile sono i vecchi contadini che abitano vicino a te, che conoscono la terra, il clima, etc. Poi il consorzio/vivaio della tua zona ti può dare molta informazione. Su internet ormai si trova un sacco d’informazione. E con il tempo farai il tuo proprio di calendario adattato al tuo posto.

Puoi prendere in considerazione la luna. In genere nella luna calante si seminano le piante da radice e foglia. In luna crescente si seminano le piante da frutto e semi. Il calendario biodinamico è ancora più specifico, già che si basa sulla luna ascendente e discendente, in più sul movimento astronomico.

Temperature ideali per la germinazione di alcuni ortaggi:
A partire da 15°:  spinaci, patate, piselli
A partire da 17°: asparago, bietole, carota, fava, sedano, lattughe, prezzemolo, porri, cavolo, cicoria, cima di rapa, ravanelli, rapa, rucola, sedano
A partire da 20°: peperoni, peperoncino, cetriolo, girasole, cece, finocchio, indivia  pomodori, melanzana, valeriana
A partire da 25°: meloni, mais, anguria, okra, basilico, cetriolo, fagioli, fagiolini, zucche, zucchine

Piante da sostegno
Sono piante che nel loro insieme portano equilibrio all’interno della nostra realtà agricola. Migliorano ed aumentano la struttura e fertilità del suolo, mantengono un equilibrio tra insetti dannosi e i suoi predatori, procurano cibo, medicine,  foraggio e tanto altro.
Le piante annuali possono essere utilizzate come piante da copertura insieme alle spontanee e alle leguminose. Si possono usare insieme o fare una monocoltura. Si possono seminare nel campi sotto i frutteti, o sulle aiuole permanenti. Spesso queste semine vengono fatte ad autunno, per tenere il terreno coperto durante l’inverno. In primavera vengono sfalciati e lasciati sul terreno come pacciamatura.
In generale le piante appartenenti alla famiglia delle Leguminose rivestono un ruolo ecologico molto importante ospitando nelle radici batteri simbionti (Rizobium). Questi batteri proliferano in appositi organelli denominati rizobi e hanno la capacità di sintetizzare composti organici azotati a partire dall'azoto gassoso atmosferico in un processo normalmente chiamato "azotofissazione". L'azoto è un elemento fondamentale per lo sviluppo di tutti gli esseri viventi al pari del carbonio, essendo presente in molecole quali DNA, ATP, clorofilla, aminoacidi, etc.

 

 

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